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venerdì 20 maggio 2016

"Spot The Station", quando guardare il cielo per vedere la Stazione Spaziale Internazionale

(Credit NASA)

NEWS SPAZIO :- "Spot The Station" è un nuovo widget NASA per individuare il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale sopra le nostre teste, un oggettino direi molto utile.
A me certamente, anche perché ho appena comprato una macchina fotografica con uno zoom mooolto potente e non vedo l'ora di provarla.

"Spot The Station" ci darà modo di sapere dove e quando guardare in cielo per localizzare la ISS. E' il terzo oggetto più luminoso in cielo ed è davvero semplice da individuare. Vediamo come fare.



La ISS è visibile ad occhio nudo, sembra una grossa stella o un aereo che sfreccia nel cielo, con la differenza che non ha luci intermittenti e non cambia direzione. Inoltre è molto, ma molto, più veloce di un aereo ed in cielo si muove piuttosto velocemente. Un aereo viaggia a circa 950 km/h, la ISS vola a 28.000 km/h.

Usate questo widget inserendo il luogo dove vi trovate (Nazione e Città) e poi premete "Go"


Ecco le informazioni che il widget fornisce, potete usare l'immagine in alto come riferimento

Time
E' l'ora in cui la ISS inizia ad essere visibile nella località indicata. I vari passaggi sono concentrati a ridosso di alba o tramonto, alcune ore prima o alcune ore dopo, e questo è il momento migliore di individuare la Stazione, quando il Sole si riflette meglio su di essa contrastando con il cielo scuro

Visible
E' il periodo massimo in cui la ISS resterà visibile in cielo prima di scendere al di sotto dell'orizzonte

Max Height
E' misurato in gradi ed indica l'elevazione. Rappresenta l'altezza relativa della ISS rispetto all'orizzonte nel cielo notturno. Quest'ultimo è a zero gradi 0°, mentre 90° sono direttamente sopra la nostra testa. Giusto per intenderci, allungate un braccio verso l'orizzonte, chiudete il pugno e mettetelo in posizione verticale con un'estremità che che "appoggia" sull'orizzonte. Ebbene, l'altra estremità del pugno viene a trovarsi a circa 10° di elevazione

Appears
E' il luogo in cielo dove la Stazione sarà inizialmente visibile. Anche questo valore è espresso in gradi rispetto all'orizzonte. Le lettere rappresentano la direzione della bussola (ad esempio N è Nord, WNW è West-nord-west, cioè ovest-nord-ovest).

Per avere ulteriori passaggi occorre premere "More Sighting".

Per fare un'altra ricerca premete il link "Change Location".

E' importante ricordare che la ISS orbita con un'inclinazione di 51,6°. Ciò sta a significare che la sua latitudine massima (e minima) non potrà mai superare i 56,1° Nord (o Sud). Quindi, chi di voi vivesse ad una latitudine superiore a 51,6° (ad esempio in Alaska) o inferiore a -51,6° non potrà mai vedere direttamente la ISS.

Un'ultima cosa, troverete "Spot The Station" direttamente in alto nella colonna di destra del blog.

Detto questo, Enjoy!

8 commenti:

  1. Sergio, cosa ti sei preso esattamente per poter catturare il momento giusto, con gli occhi e l'obiettivo al cielo?

    -- Il Widget NASA!
    Mi ero registrato già anni fa per ricevere le notifiche email, in anticipo di alcune ore, che avvisano del transito dell'ISS sopra una determinata località.

    Chi lo ha fatto è un piccolo disastro, sarebbe da mandarlo a scuola od almeno dovrebbe dotarsi di un atlante, se Google Map non gli basta.
    Ho visto cosa c'è per l'Italia, non per il resto del mondo.

    Tra le città italiane non c'è Udine e nulla nei dintorni di oltre 150 km, ma fortunatamente c'è il Genoa ed il Milan.
    Mi chiedo quando giocheranno ma non c'è alcun dato su questo importante evento!
    C'è il LAke Iseo, L Aquila (scritti proprio così), Florence, Naples, Syracuse e Venice.
    In compenso ci sono piccoli comuni messi con logica incerta.
    C'è Adelfia, un comune in provincia di Bari e c'è anche Bari.
    Bugnara, in provincia dell'Aquila e c'è anche L'Aquila.
    Canosa di Puglia, Carbonia etc. etc. etc.
    Ci stanno lì delle strategiche postazioni militari oppure solamente parenti, colleghi, od amici di chi ha compilato l'elenco?

    Io sui dispositivi mobili Android ho installato da poco tempo queste 3 app:
    ISS onLive,
    ISS HD Live,
    ISS Detector,
    ma esistono anche altre.

    Mi pare che ISS onLive sia buona abbastanza per la finalità, offre anche la vista di 2 livecams a bordo della Stazione od in alternativa filmati NASA.

    ISS Detector è più complessa, ma non ci sono le cams.
    Nella versione gratuita mostra già molto, i transiti dell'ISS e dei satelliti Iridium, c'è un utile elenco di dati ad ogni transito che avverrà in un arco temporale di 10 giorni assieme al simbolo del tempo meteorologico previsto nella zona di osservazione e molto altro nelle mappe del cielo e della terra.

    Possibili estensioni, 3 opzioni a pagamento (massimo 2,49 €) che ti consentono di aggiungere dati su altri oggetti da poter seguire: altri satelliti famosi, pianeti e comete, per chi ha spesso la testa fra le stelle, se non proprio tra le nuvole.

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    Risposte
    1. Claudio, ho comprato questa

      https://www.youtube.com/watch?v=mfshAzV0FN4

      Spero che non mi deluda... dovrebbe arrivarmi questa settimana, poi ti farò sapere.

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    2. È attualmente l'unica ad offrire quell'enorme escursione zoom, un 24-2000 mm equiv.
      È certamente una bella macchinetta tecnologica, un buon compromesso tuttofare, costo contenuto, forse la più adatta per le riprese astronomiche non professionali, ma con il sensore piccolo non si può pretendere molto dal punto di vista IQ, non è la miglior scelta per qualità fotografica, i dettagli fini anche a 100 ISO sono una poltiglia, ed anche in questo caso se non si osservano da vicino (al 100%) è meglio.
      Non sarà cosa facile fotografarla ed ottenere qualcosa di decifrabile anziché un puntolino mosso indecifrabile, grazie anche alla turbolenza atmosferica ineliminabile.
      L'ISS si muove troppo rapidamente, bisognerebbe avere un controllo della messa a fuoco manuale che la Nikon P900 mi pare non abbia se non riassegnando al comando a bilanciere dello zoom il controllo manuale del fuoco e resta comunque un comando fly by ware che rischia di farti perdere la pazienza anche con soggetti fermi.
      Se fuocheggi preventivamente all'infinito e non muovi nulla, nemmeno lo zoom, potresti riuscirci.
      Inseguirne il movimento con un campo inquadrato così piccolo ... mmh ?
      Non so in che circostanza vorresti tentare di riprenderla.
      Contro il sole mi sembra oltre il limite della possibilità, dovendo metterci un filtro solare (come uno in Mylar metallizzato) che però ti impedisce di vedere e seguire la Stazione tramite il suo monitor, vedresti solo il sole.
      Forse contro la Luna è già più possibile.
      Il treppiede è un obbligo, non contare solo sullo stabilizzatore per efficiente che sia.
      Usa un comando a distanza per scattare, se possibile wireless.

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    3. Ha Ha ... focus-by-ware naturalmente, non fly.

      Grazie al solito flash di avviso a posteriori, una sorta di pensiero automatico che mi compare anche pensando ad altro.

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    4. Cavalletto certo, con messa a fuoco all'infinito. Conto proprio sulla Luna. In più dovrebbe essere controllabile wifi dallo smarthone/tablet. In più con lo zoom elettronico arriva ad 8000.
      Forse mi arriva mercoledì. Se faccio qualche bello scatto magari lo pubblico :)

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    5. Sergio, non contare sullo zoom elettronico, non ha un gran senso usarlo.
      Agisce facendo un crop del sensore, cioè ritagliando parte dell'immagine, parte del sensore che è già piccolo, l'immagine ottenuta viene poi ingradita interpolando i pixel rimasti.
      Questa procedura degrada ancor di più la qualità fotografica ottenuta, non ci sono fotorecettori reali che possano compensare.

      La stessa cosa la puoi fare in post produzione, forse anche meglio con i software dedicati.
      Ma in tutti i casi nessuno dei due metodi fa i miracoli della creazione divina, quello che non è stato catturato dal sensore con i suoi fotorecettori non c'è.
      La logica interpolativa tenta di immaginarlo inventando dettagli calcolati osservando i pixel esistenti, adiacenti, ma è un invenzione, non la realtà.

      Se non ti trovi ad alta quota, con basse temperature come in inverno e con l'aria secca, con 600 ... 1000 mm di focale ti accorgi quanto sia controproducente usare focali più lunghe che amplificano contemporaneamente anche i moti convettivi, le turbolenze dell'atmosfera.
      Un disco lunare che ti riempie metà dell'inquadratura può già mostrare evidenti alterazioni di forme e di messa a fuoco a causa degli strati d'aria in movimento che creano distorsioni.

      Il cavalletto è un supporto con telaio, usualmente rigido con 4 gambe corte, normalmente per lo studio, dove si possono fissare varie attrezzature, od altri supporti mediante pinze, morsetti ecc.
      Il treppiede e quello che usi tu, come la maggioranza dei fotografi, ma il termine cavalletto, usato a sproposito, è notoriamente duro a morire, anche fra i cosidetti professionisti.
      Almeno tu chiamalo correttamente, treppiedi, ti prego. :)

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  2. Effettivamente ho usato i termini cavalletto e treppiede come sinonimi. Se vogliamo essere etimologici, cavalletto -> piccolo cavallo -> quattro zampe :-)

    Per lo zoom digitale è verissimo, non fa miracoli di nessun tipo.

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