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martedì 22 dicembre 2015

SpaceX, storico successo dell'atterraggio del 1° stadio del razzo vettore Falcon 9, spettacolari video

(Credit SpaceX Webcast)

NEWS SPAZIO :- Grandissimo entusiasmo, incontenibile per questa giornata storica per tutta l'astronautica mondiale. Per la prima volta un razzo vettore dopo aver lanciato il proprio carico per l'immissione in orbita ha fatto ritorno al sito di lancio con un perfetto atterraggio automatico.

E' il momento culminante di anni di lavoro per l'azienda SpaceX (Space Exploration Technologies) fondata e guidata dal CEO e Chief Designer Elon Musk.

Un grandissimo traguardo quello raggiunto questa notte, un gigantesco passo in avanti per la riusabilità dei razzi vettori e quindi per un enorme riduzione dei costi di lancio.

Ma andiamo con ordine.



La missione è la Orbcomm-2, immettere in orbita una flotta di 11 satelliti per telecomunicazioni OG2 dell'azienda Orbcomm. Il razzo vettore è il Falcon 9 nella sua nuova configurazione più potente, Falcon 9 FT (Full Thrust).
Obiettivo secondario del lancio è tentare per la prima volta un rientro automatico del 1° stadio del lanciatore (F9S1) sulla terraferma, nel sito denominato SpaceX Landing Complex 1 ospitato nella Cape Canaveral Air Force Station in Florida (ex Space Launch Complex 13).

Seguiamo da sempre le tecnologie sviluppate da SpaceX ed i suoi tentativi di atterraggio controllato di F9S1. Trovate tutto nella sezione dedicata del blog


Il lancio è avvenuto alle 02:29 ora Italiana di questa notte, Martedì 22 Dicembre.

A T + 02 minuti e 20 secondi vi è stato lo spegnimento del 1° stadio (MECO, Main Engine Cut Off), ad un'altitudine di 72 km ed alla velocità di Mach 4,85.
Due secondi dopo ecco la separazione tra il 1° stadio ed il 2° stadio. E' seguita l'accensione di quest'ultimo durata sei minuti e mezzo per raggiungere la velocità orbitale e la sua destinazione ove depositare gli 11 satelliti.
Cosa che è avvenuta regolarmente, lo vedrete nel primo dei due video che avete qui sotto.

A questo punto il 1° stadio del Falcon 9 aveva completato la sua missione primaria. Tutta l'attenzione era rivolta verso di lui e verso la missione secondaria, atterrare sulla terraferma in totale sicurezza.

I due ultimi tentativi avevano visto F9S1 tentare l'atterraggio in un ben preciso punto dell'oceano Atlantico, dove ad aspettarlo vi era la nave robotica  ASDS (Autonomous Spaceport Drone Ship). In entrambi i casi l'atterraggio è stato preciso ma troppo duro, concludendosi con l'esplosione di F9S1.

Ma oggi no! Torniamo a F9S1 dopo la separazione con il 2° stadio.

Una prima accensione dei propulsori di manovra per mettersi nel giusto assetto verticale, e poi l'accensione per la Boost Back Maneuver, avvenuta all'altezza di picco raggiunta di 200 km.
A 70 km di altitudine è seguita una nuova accensione di 20 secondi (Re-entry Burn) per frenare la discesa e proteggere il comparto motori dalle forti sollecitazioni aerodinamiche del rientro.

La guida atmosferica con le alette di manovra, l'apertura delle gambe di atterraggio e l'accensione finale di un unico motore, quello centrale dello stadio propulsivo, e lo storico atterraggio nel perfetto centro nel pad del Landing Complex 1.

(Credit SpaceX)

Guardiamo subito i video. Questa è la lunga diretta video in cui si può vedere (e sentire) l'enorme entusiasmo del personale SpaceX.



e qui sotto l'atterraggio ripreso da un elicottero



Davvero un altro momento di storia! Un enorme risultato, ma che diventa subito un nuovo punto di partenza.
Adesso F9S1 verrà studiato in dettaglio per analizzarne le condizioni e stabilire come migliorare il Falcon 9 per raggiungere l'obiettivo di far volare nuovamente un 1° stadio ritornato a terra.

Stay tuned!

4 commenti:

  1. Che spettacolare risultato! Speriamo che questo sia un punto di partenza per portare tanti miglioramenti in questo mondo (e anche in altre missioni!)

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  2. Ho sempre considerato la space-x nettamente superiore alle altre e solo boeing dall'alto del suo nome è riuscita in qualche modo a tenergli testa

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  3. Uuunbelievable!!

    IÙ E SSÈI !   IÙ E SSÈI !   IÙ E SSÈI !   IÙ E SSÈI !   IÙ E SSÈI !   IÙ E SSÈI !   IÙ E SSÈI !
               ↖(^ω^)↗

    "Tutti quanti, nei siti delle agenzie spaziali di tutto il mondo, guardando il progetto del rientro controllato, scrivevano: questo non si potrà mai realizzare. Cinque o sei anni fa la gente diceva non ci sono reali [sufficienti] possibilità di riuscire a far atterrare il primo stadio!"
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    Ero rimasto anch'io un pò dubbioso, dopo aver visto il precedente tentativo, fatto in aprile sulla nave-piattaforma marina.
    E Simo, perplesso anche lui, si chiedeva perchè aggiungere difficoltà alle difficoltà, tentando un equilibristico atterraggio su un terreno, quello della piattaforma, certamente meno stabile di un solido terreno?

    Secondo me ripensandoci oggi, il motivo più probabile, o il principale, era davvero: ragioni di sicurezza.
    Chi poteva garantire che non avrebbe fatto disastri andando, se fuori controllo per un imprevisto tecnico, ad impattare strutture importanti in una base spaziale, od altrove più lontano, a terra?
    Troppo giovane il progetto per azzardarsi a farlo, forse.
    Ma poi si è visto che tutto sommato il controllo in volo era già piuttosto buono, era riuscito di nuovo a centrare perfettamente il target, la piccolissima area di atterraggio, come fosse un missile da combattimento adibito a distruggere il bersaglio.
    Mancava poco a riuscire a portare a compimento l'intento fino all'ultimo istante.
    Quel poco probabilmente non è stato un compito facile da mettere in pratica, ma il controllo di guida aveva di fatto funzionato piuttosto bene quasi fino agli ultimi istanti, serviva rivedere qualche cosa.

    Pochi settimane fa c'è stato anche il recente successo di Blue Origin, altra cosa, non una fotocopia di SpaceX, ma con il perfetto rientro a terra del loro vettore e quindi immagino che Elon Musk abbia voluto strategicamente e con un pizzico di relativo azzardo in più, attuare un cambio di binario che per certi versi portasse ad un capolinea più sicuro.

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  4. Grandi!!! Un gran bel lavoro hanno fatto.
    Penso che si possa considerare una svolta epocale nelle missioni spaziali.
    Bravi ad averci creduto nel progetto.

    Flavio

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