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lunedì 2 aprile 2018

Tiangong-1, rientrato questa notte il modulo di test Cinese al largo dell'Oceano pacifico


NEWS SPAZIO :- E' rientrato questa notte sulla Terra il modulo Cinese Tiangong-1, lanciato il 29 Settembre 2011 e fuori controllo dal 2016. Ha trascorso 2.375 giorni in orbita ed è stato un elemento importante per il perfezionamento e la maturazione delle tecnologie necessarie alla realizzazione a partire dal 2020 della 1° stazione spaziale Cinese.

Dieci metri di lunghezza, al'incirca come un autobus, per una massa presumibilmente intorno ai 7.500 chilogrammi.

Il rientro incontrollato del laboratorio di test Tiangong-1 si è concluso alle 2:16 ora Italiana di questa notte con un impatto nell'Oceano Pacifico, senza causare alcun pericolo. Potete vedere il punto di ammaraggio nell'illustrazione qui in alto.



Normalmente quando un satellite ha terminato la propria missione operativa viene fatto rientrare sulla Terra controllandone traiettoria e punto di impatto, tipicamente un'area dell'Oceano Pacifico in cui viene fatto inabissare in sicurezza.

Il contatto con gli strati sempre più densi dell'atmosfera unito alla forte velocità di discesa del satellite fa sì che la sua maggior parte bruci e si distrugga prima di raggiungere altitudine zero. Ma è possibile che alcuni pezzi riescano a resistere ed arrivare ad inabissarsi senza pericolo.

Quando però un satellite non risponde più ai comandi del centro missione, non è più possibile farlo deorbitare in maniera controllata, non è più possibile cioè governarne la discesa per far impattare eventuali resti in un'area sicura.

La sua discesa diventa quindi non controllata, governata esclusivamente dalle leggi della fisica e non si può quindi stabilire con certezza data, ora e luogo dell'impatto se non poche ore prima che questo avvenga.

(Credit Fraunhofer FHR)

Nel nostro caso il rientro di Tiangong-1 ha generato molto clamore mediatico, come abbiamo visto nei giorni scorsi


E' stato l'oggetto più monitorato di queste settimane, insieme a tutti gli altri oggetti (artificiali e non) in procinto di rientrare.

Ancora mi sfugge come mai proprio questo satellite ha prodotto una così grande onda mediatica, ma tant'è. Il punto è che, come purtroppo accade sempre più spesso, i titoloni ad effetto sparati per fare audience - cosa si fa per un pugno di click! - sono stati in prima fila. Ne ho già parlato in un post precedente e voglio solo ripetere di fare attenzione a cosa leggete. Non fidatevi di una fonte, anche se di un'illustre testata nazionale, ma usate la testa, approfondite approfondite approfondite.

E mi sfugge anche perché c'è stata una generale ostinazione a continuare a chiamare Tiangong-1 stazione spaziale, quando invece non lo è mai stato. Anche su questo mi sono già espresso, però devo dire che sia ESA che ASI hanno usato tale terminologia, ed a questo punto ogni testata giornalistica sarebbe giustificata a definirla stazione spaziale.

Ma la verità che abbiamo già visto è che Tiangong-1 è stato solamente un modulo sperimentale ed assolutamente vitale per il programma spaziale Cinese che mediante tale veicolo ha potuto sperimentare e maturare le tecnologie necessarie per costruire in futuro la 1° stazione spaziale Cinese (ne stiamo parlato da anni su questo blog).

Date un'occhiata anche a questo riferimento NASA


Mi sembra interessante aggiungere come elemento di confronto la seguente tabella che ci mostra i più grossi rientri incontrollati, in termini di massa che abbiamo avuto in passato

(Credit https://planet4589.org, Jonathan McDowell, processata da News Spazio)

il riferimento è questo URL


E' anche interessante vedere i più grandi rientri controllati


Nel frattempo continua ad essere operativo in orbita il modulo Tiangong-2, simile a Tiangong-1 m più aggiornato. Andate a dare un'occhiata alla sezione Cina del blog


Enjoy!

1 commento:

  1. Come volevasi dimostrare, non è successo, come dice Cetto la qualunque, e scusate la volgarità, una beata minchia; la cosa che mi stupisce é tutto questo allarmismo, dovuto all' ignoranza che purtroppo in Italia c'é nel settore spaziale e dai media che hanno cavalcato la notizia
    Nico

    RispondiElimina

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