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venerdì 28 aprile 2017

Cassini, è iniziato il "Gran Finale", il 1° tuffo nella regione vicino a Saturno mai esplorata prima, bellissime le prime immagini

(Credit NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

NEWS SPAZIO :- La sonda Cassini ha iniziato il "Gran Finale" della sua fantastica missione, 22 tuffi intorno a Saturno, mai così vicino alla sua atmosfera


Mercoledì scorso La sonda ha effettuato la 1° delle 22 orbite previste che si tuffano all'interno della regione tra il pianeta ed i suoi anelli

(Credit NASA/JPL-Caltech)

Durante il suo passaggio "vicino" al pianeta, Cassini ha raccolto preziosissimi dati scientifici che ha poi inviato a Terra, dove a riceverli vi erano le antenne NASA del Deep Space Network Goldstone Complex, nel deserto Californiano del Mojave.



Dopo il 1° tuffo, il segnale della sonda è stato acquisito alle ore 08:56 (ita) di ieri Giovedì 27 Aprile ed i dati sono stati ricevuti a partire dalle ore 9:01.

Durante il passaggio ravvicinato con Saturno, Cassini ha raggiunto la distanza minima di 3.000  km dagli strati più alti delle sue nubi, dove la pressione atmosferica è circa 1 bar, cioè la stessa che abbiamo sulla Terra a livello del mare.
La sonda ha raggiunto anche la distanza di 300 km dal bordo dell'anello più interno.

Ricordiamoci che era il 1° passaggio ravvicinato in quella regione di spazio, mai esplorata prima, che si trova tra il bordo esterno dell'atmosfera del pianeta ed il bordo più interno dei suoi anelli, ampia circa 2000 km.

I modelli di previsione avevano indicato che se in tale zona vi fossero state le particelle che troviamo negli anelli, queste sarebbero state molto piccole, della stessa scala delle particelle di fumo.

Cassini è sfrecciata in questa regione alla forte velocità di 124.000 km/h (relativamente al pianeta), ed a tale velocità ripetuti impatti con le particelle presenti avrebbero potuto provocare seri danni.
Quindi, come estrema precauzione la grande antenna parabolica di Cassini di 4 metri di diametro è stata utilizzata come scudo, orientata nella direzione di provenienza delle particelle.

Ciò ha significato che la sonda è rimasta senza contatto con la Terra durante il passaggio nel piano degli anelli, passaggio che ha avuto luogo alle ore 11:00 di Mercoledì 26 Aprile.

Cassini era programmata per collezionare dati scientifici durante il flyby e poi "girarsi" verso Terra per ristabilire il contatto radio, 20 ore dopo il passaggio. E così è stato!

Intanto vediamo alcune delle prime spettacolari fotografie ricevute, che ci mostrano alcune "features" presenti nell'alta atmosfera di Saturno. Date un'occhiata alla 1° immagine in cima al post ed alle seguenti

(Credit NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

(Credit NASA/JPL-Caltech/Space Science Institute)

Il prossimo tuffo in questa regione sconosciuta è previsto per il 2 Maggio.

Nel frattempo vediamo questo video NASA, sul 1° passaggio di Cassini e sul momento in cui il suo segnale è stato acquisito



Enjoy!

Fonte dati, NASA.

8 commenti:

  1. Peccato che la sonda essendo di 20 anni fa ha strumenti leggermenti obsoleti , parlo in particolar modo di quei strumenti che scattano le foto speriamo di vedere una nuova missione su Saturno entro 10 anni ,magari che si concentri su Encelado.

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  2. Perdonate l'ignoranza, ma ho qualche difficoltà a interpretare queste immagini.
    La prima in particolare: quel disco nero è forse il pianeta Saturno in controluce, circondato dall'anello interno?
    Se sbaglio correggetemi, grazie...
    Aldo

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    1. Aldo io ne so quanto a Te, ma siccome l'articolo parla della sonda Cassini ormai dentro l'atmosfera di Saturno dove si collasserà a fine missione, credo sia una ripresa da vicino dentro l'atmosfera.
      Credo che queste foto siano davvero uniche perchè mai prima ci eravamo spinti così vicini.

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    2. Aldo, in tutte le foto si tratta di particolari dell'alta atmosfera di Saturno.

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    3. Anche il "buco nero" quindi?
      Aldo

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    4. Sì, secondo la NASA anche il "buco nero".

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  3. Nello specifico il buco nero che vedi nella 1° foto in alto è il grande vortice che si trova nel polo nord di Saturno.

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  4. Dai dati di Cassini si evince che dove finiscono gli anelli ci sono molto meno detriti di quanto si pensava(parte interna)

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