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venerdì 26 febbraio 2016

Atlas, The Next Generation, le novità nella robotica di Boston Dynamics in un video spettacolare!

(Credit Boston Dynamics)

NEWS SPAZIO :- Camminare sulla neve fresca, sollevare e disporre pacchi, resistere a chi ti vuole far perdere l'equilibrio a tutti i costi.

E' stato pubblicato tre giorni fa dall'azienda Boston Dynamics (acquisita da Google nel 2013) un video sulla nuova versione del loro robot umanoide Atlas, un video molto emozionante.

Atlas è giù un nostro amico. Avevamo visto delle meraviglie qui


Una nuova generazione di robot umanoide, più piccolo rispetto a quello progettato e realizzato per il DARPA (Defense Agency Research Projects Agency), ma altrettanto spettacolare.



Il nuovo Atlas è pensato per operare sia all'interno di edifici che all'esterno, e lo vediamo camminare in un terreno scosceso e ricoperto di neve.

E' specializzato nella manipolazione di oggetti e possiede sensori nelle sue articolazioni che insieme ad una visione artificiale stereo e ad un sistema LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) posizionato nella sua testa è in grado di mantenere l'equilibrio, evitare gli ostacoli, valutare il terreno e manipolare oggetti.
LIDAR è una specie di radar che però utilizza un laser. Calcola le distanze misurando il tempo che intercorre dall'emissione dell'impulso laser a quando il segnale retrodiffuso viene ricevuto.
In questo modo è possibile generare una mappa tridimensionale di ciò che si ha di fronte.

Atlas in questa nuova versione è più piccolo del precedente, misura circa 1,75 metri di altezza e pesa 81,6 kg.

Ecco a voi Atlas Next Gen



Un risultato sicuramente spettacolare, affascinante e tecnologicamente all'avanguardia. E' inevitabile il dibattito filosofico sull'argomento, che poi abbraccia un po' tutte le nuove tecnologie. Quando assistiamo a qualcosa di dirompente o se ne resta incantati o si vede solamente un nuovo pericolo.
Vi sono sterminate antologie e generazioni di discussioni a riguardo.

Io dico che la verità si trova, come spesso accade, nel mezzo. Ricordiamo che un robot per quanto evoluto è uno strumento, uno strumento molto complesso, con il quale tra non molto potremo interagire magari chiacchierandoci.

Ma resta pur sempre uno strumento, un'espressione della tecnologia e della cultura dei nostri tempi. Sta a noi governarne lo sviluppo. Come? E' questa la domanda!

5 commenti:

  1. Un padrone così io lo avrei mandato al diavolo, Atlas ha fatto bene ad andarsene sbattendo la porta!
    E chi si crede di essere quello li?
    Dio il creatore?

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    1. Claudio, Sarah Connor ci aveva avvertiti..

      Dopo averlo trattato così ci spetta solo l'Armageddon!

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  2. Mettendoci un pannello solare sulla schiena per stare sempre "carichi" io ne manderei 20/30 di questi tutti su marte a lavorare per NOI ;-))

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    1. Che bella idea Frà!
      Ma così come dici tu, una volta arrivati sul suolo marziano temo che si fermerebbero quasi subito; credo che in poco tempo resterebbero immobili come statue. 
      Potrebbero essere utili per completare l'opera: metterli al loro giusto posto, nel caso altri prima l'avessero costruita. 
      Un novello stadio marziano, qualcosa come lo stadio dei marmi a Roma. 

      Un pannello solare sulla schiena per tenere cariche delle batterie sarebbe largamente insufficiente per alimentarli. 
      Compiti gravosi e lunghi, movimenti rapidi richiedono un flusso continuo di molta energia per alimentare l'elettronica e la meccanica. 

      Penso che solo un generatore nucleare simile a quello che ha il rover Curiosity potrebbe fornire un'adeguata quantità di energia termica ed elettrica per farli funzionare abbastanza bene ed a lungo nel tempo, giorno e notte, diversamente sarebbe un fallimento. 
      In più bisognerebbe riprogettarli per essere almeno dust-proof, altrimenti rischierebbero di anchilosarsi come i vecchietti umani. 
      Dovrebbero essere anche capaci di intervenire uno in aiuto dell'altro, ad esempio per essere ripuliti dalla sabbia o per poter essere aiutati a rialzarsi se per caso dovessero rimanere incastrati od insabbiati, chissà, magari a causa di uno di loro che d'improvviso, impazzito, si senta come il suddetto padrone creatore e prenda a bastonate gli altri per vederne le reazioni!

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  3. Sono rimasto affascinato da questi video, li ho subito condivisi.
    Il problema della pericolosità dei robot per il momento non si pone.
    Si porrà quando potranno fare a meno dell'uomo per la loro sopravvivenza.
    Mi pare manchi ancora un po' a questo traguardo. Non mi pare comunque che l'aspetto meccanico sia il vero nocciolo della questione. Il raggiungimento della singolarità è il vero punto di svolta ed ora sappiamo che quando avverrà la nuova specie avrà anche gambe e braccia e si potrà muovere come (meglio di...) noi sulla terra.
    In ogni caso di tutti i video quello che mi ha più impressionato è stato quello del robot che ha lanciato il mattone. Io l'ho visto come un atto ostile...
    La domanda è: siamo pronti ad accettare delle macchine che si muovono intorno a noi in modo autonomo? Di solito ci aspettiamo che macchine di questo tipo siano chiuse nelle fabbriche e quindi soggette a stretto controllo. Siamo pronti a vederle intorno a noi con quella forza a disposizione? Io sinceramente mi sentirei in pericolo fino a quando non mi daranno in mano un pulsante per fermarli tutti a mio piacimento... E pretenderi di poterlo fare in ogni momento per provare che il controllo è ancora nelle mie mani.
    Voi cosa ne pensate? Pensate che l'uomo sia disposto a vederli intorno a se quando oggi vediamo le barricate contro gli i rifugiati siriani?
    Ma poi vi immaginate un'organizzazione mafiosa con un esercito di quelli a propria disposizione?
    Non so, a parer mio oggi ci sono più interrogativi che risposte e non è detto che quando avremo le risposte saremo poi così felici...

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