Cerca in News Spazio

venerdì 6 febbraio 2015

Nuovo importante aggiornamento per il robot umanoide Atlas di Boston Dynamics

(Credit Boston Dynamics, DARPA)

NEWS SPAZIO :- Poco più di un anno fa avevamo fatto un tuffo nella Robotica Avanzata, una disciplina affascinante che vede il convergere di molte aree scientifiche e non solo.
Avevamo visto alcuni video davvero interessanti e ne avevamo parlato in questo URL

Oggi voglio parlare di un importante aggiornamento che l'azienda Boston Dynamics (acquisita da Google) ha implementato sul loro gioiello antropomorfo, il robot Atlas.



Atlas è stato praticamente riprogettato da Boston Dynamics per il DARPA (Defense Agency Research Projects Agency), con l'obiettivo di migliorare l'efficienza delle batterie che forniscono energia al robot, ma non solo.
Circa il 75% del robot è stato ricostruito. Tra le altre cose le comunicazioni con Atlas sono ora wireless, l'automa è più forte ed ha un maggior grado di destrezza nei movimenti.

Il nuovo robot parteciperà alle finali del DARPA Robotics Challenge che si terranno il prossimo 5 e 6 Giugno a Fairplex in Pomona, California. Se vi troverete da quelle parti sappiate che l'ingresso all'evento è gratuito ed aperto al pubblico.

Nel precedente post condividevo la mia convinzione che sia inevitabile che prima o poi si sviluppino dispositivi intelligenti, in grado cioè di interagire con gli esseri umani un po' come questi  interagiscono tra loro, macchine che saranno in grado di svolgere compiti complessi che fino ad oggi richiedono l'intervento un essere umano e d un essere umano esperto.

L'importante è però tenere bene a mente che tali dispositivi rappresenteranno niente altro che uno strumento, estremamente più complesso di altri, ma tuttavia solamente uno strumento, un qualcosa cioè che dovrà darci un aiuto nel fare determinate altre cose.

Come saremo in grado di usare questi “tools” è tutto un altro discorso e per fare un parallelo, imbrigliare l'energia pulita dell'atomo potrebbe risolvere i nostri problemi energetici a livello planetario, potrebbe aprire l'esplorazione spaziale ad oltre il Sistema Solare, ma ha anche il potenziale di aprire la strada a mortali strumenti di distruzione, come la storia ci ha insegnato.

Alla fine però sarà sempre il cervello umano il responsabile di ciò che faremo con tutte le meraviglie che esso stesso sarà stato in grado di inventare.
Anche qui è fondamentale creare la giusta cultura intorno a questi nuovi orizzonti verso cui siamo proiettati, maggior cultura cioè per una maggior capacità di gestire quello che verrà.

Vorrei che provassimo a rispondere ad una domanda, cosa può fare ciascuno di noi per dare una mano a questa nuova cultura, che poi in fin dei conti si chiama progresso?

Ma per adesso ecco il nuovo Atlas



Enjoy!

3 commenti:

  1. Difronte a queste quotidiane meraviglie non posso che pensare con timore al giorno in cui arriveremo alla singolarità. A quel punto non so se saremo ancora in grado di decidere per il nostro futuro...

    RispondiElimina
  2. Voglio sperare, che questi esseri elettronici, non arrivino MAI a riprodursi da soli, questo veramente li renderà pericolosi,e la nostra "piccola" Terra sarà governata soltanto da loro, creati da noi Nuovi "CREATORI"

    RispondiElimina
  3. Sergio il tuo post e' interessante ma devo smorzare gli entusiasmi.Seguo da moli anni il panorama militare e l'azienda che hai citato lavora praticamente in escusiva per i militari .Atlas e' uno dei prodotti della Boston ma c'e' ne sono altri ben piu' promettenti e alcuni gia' in fase avanzata di sperimentazione come il mulo meccanico.Pet man poi sara' vero robot militare antropomorfo dotato di capacita' belliche devastanti.Una sorta di terminator.Per non parlare dei droni da combattimento.Il tutto verra' implementato da computer che ne gestiranno l'utilizzo sui campi di battaglia.Putroppo la Boston non ha in "catalogo" robot civili e men che meno per uso spaziale.E' una realta' certo e i robot dotati di intelligenza autonoma un giorno lavoreranno per noi.E qui c'e' puo' essere contento e chi si chiedera' ccome faranno molti a trovare lavoro.Purtroppo queste tecnologie per quanto straordinarie e rivoluzionarie servono per far diminuire i posti di lavoro a fronte di costi aziendali sempre meno onerosi a vantaggio del profitto.In guerra ridurranno le morti sui campi di bataglia per gli eche li useranno rendendo le guerre future socialmente accettabili .E questo non e' progresso e' un incubo.

    RispondiElimina

Chiunque può liberamente commentare e condividere il proprio pensiero. La sola condizione è voler contribuire alla discussione con un approccio costruttivo e rispettoso verso tutti. Evitate di andare off-topic e niente pubblicità, grazie.