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giovedì 28 agosto 2014

Rosetta, selezionati dall'ESA 5 possibili siti di atterraggio per il lander Philae sulla superficie della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko

(Credit ESA/ATG medialab)

NEWS SPAZIO :- Ritorniamo a circa 405 milioni di km dalla Terra, tra le orbite di Marte e Giove. Un piccolo corpo celeste sfreccia alla velocità di 55.000 km/h verso il Sistema Solare interno, percorrendo un'orbita intorno al Sole il cui periodo è di 6,5 anni.

Si tratta della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko ed il 6 Agosto scorso, dopo più di 10 anni di viaggio, un piccolo veicolo spaziale costruito dall'uomo si è messo a ruotargli intorno.

E' la prima missione nella storia che insegue una cometa, vi si mette in orbita, per due anni ne studia il nucleo ed il suo ambiente e vi fa atterrare una piccola sonda sulla sua superficie. E' la sonda Europea Rosetta.
Trovate i dettagli qui


La notizia è che l'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea, dalle analisi dei dati collezionati durante le prime due settimane di permanenza in orbita intorno alla cometa ha selezionato 5 possibili siti candidati per l'atterraggio del lander Philae programmato per Novembre.

(Credit ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)



L'atterraggio sulla superficie di 67P/Churyumov–Gerasimenko avverrà a metà Novembre, quando la cometa si troverà a circa 450 milioni di km dal Sole, prima cioè che la sua attività aumenti a livelli che renderebbero problematica la manovra.

La scelta del "giusto" sito di atterraggio è un processo piuttosto complesso. Il sito deve rappresentare il giusto compromesso tra le necessità tecniche sia dell'orbiter che del lander durante tutte le fasi della manovra, separazione, discesa, atterraggio ed anche durante le attività sulla superficie. Occorre inoltre massimizzare per quanto possibile le aspettative della pianificazione scientifica della missione.

Le domande importanti sono: Philae riuscirà a rimanere regolarmente in comunicazione con il veicolo in orbita? Quanto sono comuni i pericoli in superficie come i grandi massi, i crepacci profondi ed i ripidi pendii? Vi è sufficiente illuminazione per le operazioni scientifiche ed abbastanza luce solare per ricaricare le batterie di Philae oltre alle 64 ore di carica iniziale? Non è che vi sarà troppa luce solare tale da provocare un surriscaldamento?

Le risposte a queste domande vengono ricercate nei dati che Rosetta ha acquisito da 100 km di distanza dalla superficie. Tra questi vi sono immagini ad alta risoluzione, misuarazioni della temperatura superficiale, valori della pressione e densità dei gas intorno al nucleo.
A queste si aggiungono i dati sull'orientamento della cometa rispetto al Sole, la sua rotazione, massa e forza di gravità.

Il team dedicato a scegliere il sito di atterraggio (Landing Site Selection Group) ha quindi selezionato una lista di 5 possibili luoghi dove far atterrare il piccolo lander.

Stephan Ulamec (Lander Manager di DLR, l'Agenzia Spaziale Tedesca): "E' la prima volta che vengono presi in considerazione siti di atterraggio su di una cometa.
"Sulla base della particolare forma e topografica globale della cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko non è probabilmente una sorpresa che molti luoghi siano stati esclusi. I siti candidati che vogliamo seguire per ulteriori approfondimenti si ritiene che siano tecnicamente praticabili sulla base delle analisi preliminari di dinamica del volo e per altri punti chiave - per esempio tutti consentono almeno sei ore di luce diurna ad ogni rotazione cometaria ed offrono un po' di terreno pianeggiante. Naturalmente ogni sito ha il potenziale per scoperte scientifiche uniche [...] I cinque siti scelti ci offrono la migliore possibilità per atterrare e studiare la composizione, la struttura interna e l'attività della cometa...".
I 5 siti candidati sono stati preselezionati da una prima lista di 10 possibili siti, ai quali è stata assegnata una lettera dell'alfabeto per identificarli. Tre dei 5 candidati (B,I e J) si trovano nel più piccolo dei due corpi della cometa. I siti A e C sono localizzati nel corpo più grande.

Vediamoli in dettaglio.

Sito candidato A

(Credit ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

Si trova nel corpo più grande della cometa ed offre una buona visuale del corpo minore. Probabilmente il terreno tra i due corpi è la sorgente di un qualche fenomeno di degassamento. Ulteriori immagini ad alta risoluzione sono necessarie per studiare potenziali rischi di superficie come piccole depressioni e pendii. Devono inoltre essere analizzate ulteriormente le condizioni di illuminazione.

Sito candidato B

(Credit ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

E' all'interno di una struttura simile ad un cratere nel corpo piccolo della cometa. Ha un terreno pianeggiante e viene pertanto ritenuto relativamente sicuro per l'atterraggio, ma le condizioni di illuminazione potrebbero rappresentare un problema quando si prende in considerazione la pianificazione scientifica a lungo termine.
Anche qui sono necessarie immagini ad alta risoluzione per valutare in dettaglio eventuali pericoli dovuti a massi.
Inoltre gli studiosi ritengono che tali massi possano rappresentare processi recenti, e quindi il sito potrebbe non essere incontaminato come alcuni degli altri.

Sito candidato C

(Credit ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

Questo sito si trova nel corpo grande della cometa e presenta una serie di features in superficie, tra cui materiale brillante, depressioni, dirupi, colline e pianure. Anche qui servono immagini ad alta risoluzione per valutare bene i rischi. Il sito è ben illuminato e ciò va a favore delle attività scientifiche a lungo termine.

Sito candidato I

(Credit ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

E' un'area relativamente piatta sul corpo più piccolo che potrebbe contenere del materiale recente. Occorrono immagini ad alta risoluzione per valutare l'estensione del terreno accidentato. Anche qui l'illuminazione è buona per le attività scientifiche a lungo termine.

Sito candidato J

(Credit ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA)

Si trova anch'esso sul corpo piccolo, ed è simile al sito I. Possiede caratteristiche superficiali interessanti ed una buona illuminazione. Anche qui immagini ad alta risoluzione aiuteranno a determinare i dettagli del terreno, il quale mostra alcuni massi e terrazzamenti.


Il prossimo passo è condurre analisi approfondite sui siti candidati per determinare possibili strategie operative. Nello stesso tempo Rosetta si avvicinerà fino a 50 km di altitudine per studiare in dettaglio i vari siti.

Entro il 14 Settembre le analisi saranno completate, consentendo la scelta finale del sito primario e del sito di backup per l'atterraggio del lander. In questa fase Rosetta abbasserà ulteriormente la sua altitudine fino a 20-30 km, per permettere di generare mappe ancora più dettagliare della distribuzione dei massi nei due siti.

Al momento la data per l'atterraggio è fissata all'11 Novembre. La conferma finale della data e del sito primario verrà probabilmente comunicata il 12 Ottobre.

Fonte dati, ESA.

8 commenti:

  1. Fantastico O_O

    Sergio potremmo avere per caso una riproduzione o un fotomontaggio che faccia capire le proporzioni del mini-lander sulla superficie?

    (se puoi passaci un link ;D)

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    1. Ok ho letto che il nucleo cometario è qualcosa tipo 3 chilometri x 4 chilometri al di là dell'irregolarità mentre il piccolo lander misura 1 metro x 1 metro x 0,8 metri....

      Insomma la cometa è gigantesca...
      E rosetta ed il lander sono minuscoli...

      Non avevo idea si parlasse di queste proporzioni...

      STUPENDO!

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  2. Veramente entusiasmante. Persino la ricerca del sito contiene spunti di riflessione inediti. Bellissimo articolo.

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  3. Davvero affascinante ed eccitante questa missione.

    Se dovessi adesso scegliere io tra questi siti, opterei per il sito C, quel "materiale brillante" mi incuriosisce, certo la morfologia del sito da meno margine d'errore nell'effettuare l'atterraggio rispetto al sito A.
    La scelta dipenderà anche da quanto sarà evoluto il software guida.. la sonda è stata progettata e costruita tra il 1993 e il 2004 anno del lancio, quindi non credo che riuscirà ad individuare ed evitare massi e dislivelli, poi se qualcuno a notizie più precise a riguardo sarò felice di leggerle! Vorrei che mi sbagliassi^_^!
    Voi, che sito scegliereste?

    Sergio hai scritto un interessante ed esaustivo articolo, al quale vorrei contribuire dando un ulteriore dato interessante, l'estensione della superficie dei siti.

    Tutte le foto si riferiscono ad una superficie di circa 1 km,
    La risoluzione è di 1,85 m per pixel
    Ovviamente sono tutte centrate sulla metà dell'ellisse di atterraggio.

    Ciao Marco, ti propongo questo bellissimo video che ci mostra nei particolari il lander in azione sulla superficie.. conta che le sue misure sono circa 1 X 1m e 80 cm di altezza per 100 kg circa di peso:


    Science on the Comet: Rosetta’s lander Philae carries 10 instruments #ESA

    By Simo

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    1. Simo... lo Sai che ti voglio bene... Non scherzo!!!!

      Non possono riferirsi ad una superficie di circa un km: se la cometa è un 3x4km approssimati, non esiste che siano superfici cosi estese: nella foto che comprende piu potenziali siti allora dovrei convenire che l'asteroide/cometa è grande 20/30 kilometri, considerando un unico sito come "circa 1 km"..

      Credo che ci stiamo confondendo..

      Se il nucleo cometario è di max length 4 km allora al massimo i siti sono di 200 meters...

      Ciao Sergio, Ciao Simo, vi adoro.. Mi permettete finalmente di dibattere su certi temi con persone reali...

      Notte ;)

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    2. Prima avevi solo amici immaginari? :-D

      Ramiro

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    3. Simo, l'ultimo aggiornamento del software di bordo di Rosetta è del 28 Marzo 2014. Non conosco il dettaglio delle patch installate ma direi che la sonda è molto più "evoluta" rispetto al 2004, non trovi?

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    4. Sergio sapere ciò mi rende molto fiducioso anche se l'avionica e i sistemi di navigazione non sono aggiornabili purtroppo. Speriamo che riescano ad assolvere tutte le variazioni di rotta che verranno comandate dal software di bordo.

      Choosing the right landing site is a complex process. It must balance the technical needs of the orbiter and lander during all phases of the separation, descent and landing, and during operations on the surface, with the scientific requirements of the 10 instruments on board Philae.
      A key issue is that uncertainties in navigating the orbiter close to the comet mean that it is possible to specify any given landing zone only in terms of an ellipse – covering about four-tenths of a square mile (one square kilometer) – within which Philae might land.
      Rosetta: Landing Site Search Narrows

      L’image ci-contre a été prise le 16 août. Elle couvre un champ de 1 km environ, centré sur le milieu de l’ellipse d’atterrissage. La résolution est de 1,85 m par pixel.
      Rosetta : 5 sites d’atterrissage retenus pour Philae


      Le dimensioni della cometa sono incerte a leggere le varie fonti, sul sito ESA leggo: Diametro del nucleo - stimato (km) 3 × 5.
      ROSETTA'S TARGET: COMET 67P/CHURYUMOV-GERASIMENKO


      Ciao Marco,
      devo ammettere che la dimensioni dei siti scelti è stata fin da subito, una doamanda alla quale ho cercato di rispondere, anch'io come te volevo percepire meglio l'impatto di Philae sulla cometa.
      Gli unici siti che ne parlavano (dopo lunghe ricerche) sono quelli sopracitati.

      Le mie preoccupazioni sulle capacità di Philae di atterrare in sicurezza in un sito preciso non sono senza fondamento. Le difficoltà sono molteplici non essendo la cometa sferica ma tuttaltro..bilobo!!(se pò dì?).
      La flebile gravità continuerà a variare ad ogni piccolo spostamento della cometa rispetto alla posizione di partenza del lander. Oltre a questo come leggerai nel pezzo dell'articolo sopracitato ci sono le intercezze su quanto dovrà adequare e cambiare la posizione del sito previsto (il centro dell'ellissi), per evitare i possibili ostacoli o dislivelli, una zona pianeggiante e senza massi o e piccoli detriti, considerata la relativa piccolezza di Phile sarebbe l'ideale.
      Da qui la necessità di valutare una grande superficie per avere un margine di sicurezza nel caso le cose si complicassero.

      By Simo

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