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venerdì 14 dicembre 2012

I crateri della regione Marziana Charitum Montes, by ESA Mars Express!

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

NEWS SPAZIO :- Ecco nuove spettacolari immagini da Marte della sonda Europea Mars Express. Questa volta oggetto di studio è la regione Charitum Montes, vicina al cratere Gale ed al bacino Argyre (vedi qui e qui), ripresa lo scorso 18 Giugno.

Il bianco che vedete nella foto in alto e che parzialmente ricopre alcune aree della superficie è la brina di CO2 stagionale.



Charitum Montes è costituito da un gruppo di aspre montagne che si estende per almeno 1000 Km arrivando a confinare con il bordo più a sud del bacino da impatto Argyre.

(Immagine, credit NASA MGS MOLA Science Team)

Charitum Montes è visibile anche dalla Terra con grandi telescopi. Nel 1929 l'astronomo Greco Eugenios Antoniadis diede loro il nome, nel suo lavoro La Planète Mars.

Ecco Charitum Montescon evidenziate le elevazioni

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

Queste immagini sono relative al terreno più antico della regione, costellato da molti grandi crateri tutti notevolmente riempiti nel tempo.

Sono presenti numerosi crateri più piccoli, da impatto, dove il materiale eiettato ha formato rilievi. Un esempio è nel Box A della foto sottostante

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

Questi rilievi costituiscono strati più resistenti alle erosioni. In altre parole le immediate vicinanze intorno a tali crateri si erodono più lentamente rispetto al terreno circostante.
Questi strati, normalmente ben preservati, formano una specie di 'piedistallo' intorno al cratere, tanto da indicare questi ultimi come crateri piedistallo (pedestal craters).
Nel Box B avete un esempio di 'piedistallo' intorno ad un grande, antico cratere da impatto molto degradato.

Al centro delle immagini in 2D ed in primo piano nella vista in prospettiva (qui sotto)

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

si trova un cratere ampio 50 Km, riempito da grossi depositi sedimentari che sembra siano entrati al suo interno attraverso varie brecce nel bordo nord del cratere steso (vedi Box C).

In questa regione, canali dentritici sembra che si espandano da un cratere completamente riempito fino alla periferia del grande bordo nord (Box D).

All'interno del grande cratere, vicino ad una breccia nella parete si osserva un piccolo campo di dune (Box E).

Il Box F (in alto a sinistra) evidenzia una regine di particolare interesse per gli scienziati. Questo cratere presenta una gamma diversificata di materiali di riempimento, con strati di colore e texture variabili.
Lo strato superiore appare essere brillante e lisciosembra come una coperta relativamente sottile con sopra alcuni crateri da impatto. Al di sotto vi è uno strato più scuro, dall'aspetto più ruvido e chiazzato. I geologi planetari ne stanno studiano possibili cause.

Nel Box G vi è un altro strato di sedimenti in parte formato da strutture piatte che si distingue chiaramente dagli strati sottostanti.

Ecco qui sotto l'immagine in 3D da vedere con gli occhialini rossi e blu.

(Immagine, credit ESA/DLR/FU Berlin, G. Neukum)

Fonte dati, ESA.

11 commenti:

  1. sarebbe bello capire cosa sono quelle anomalie nel cratere che hai postato nella foto in prospettiva...
    Poi mi chiedevo..avendo visto la foto in 3d con gli occhialini, e notando quanto fondo è un cratere.. ma che razza di meteoriti con caduti per generare un buco del genere? e inoltre.. mi sembra poco plausibile ce siano tre crateri da impatto così vicini uno all'altro, io opterei per altre ipotesi... certo che.. se erano meteoriti o comete, che impattando han fatto buco così, è logico, che con gli inverni nucleari che devo aver passato quel povero pianeta, non trovare vita e vedere nelle foto delle sonde solo sassi e ipotetici teschi... non serve un grosso masso per cancellare l'umanità ed ogni forma di vita dalla terra, se poi ne cadono tre e fanno buchi come la fossa delle marianne, mi sa che muore anche la terra... anche se piu grande...

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  2. Interessanti i crateri di Marte per carità, ma per chi non se ne fosse accorto è stato "appena" scoperto un bacino fluviale su Titano che ha delle dimensioni paragonabili a quelle del ben più terrestre Nilo! Ma la cosa più intrigante è che la probabilità che vi scorra ancora del fluido fra le sponde è elevatissima, visto che il nero dei suoi flutti rifletterebbe la presenza di idrocarburi che scorrono in superficie! Poi, beh... si, possiamo pure soffermarci sulla brina di CO2 che abbraccia i crateri marziani. ^^

    http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2012-394&rn=news.xml&rst=3621

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  3. Considera Gianni però che in molti crateri marziani c'è traccia del passare dell'acqua.. probabilmente molti crateri risalgono a quando marte era sempre giovane e magari molta molta atmosfera non l'aveva ancora.. chi ci dice però che tutti questi asteroidi non appartengano ad un pianeta che si trovava fra giove e marte e che poi è andato distrutto magari a causa di un impatto immenso... a bert dico che si sapeva che su titano esistono laghi e fiumi di idrocarburi.. ma è troppo lontano per programmare una missione al momento, pensa solo al semplice poter trasmettere dalla superficie il segnale in modo chiaro, avresti bisogno di una sonda in orbita alla luna per triangolare il segnale che poi avrebbe un bel ritardo nell'arrivare a terra, ritardo che comporterebbe il dover costruire un rover completamente autosufficiente e che dovrebbe gestire situazioni ambientali di luogo e atmosferiche eccezionalmente difficili.. sarebbe sciocco spendere soldi per arrivare li e schiantare un macchinario da milioni di dollari e fare una figuraccia inutile per dire che cosa? vedete siamo arrivati per primi noi? prima dei cinesi? e poi? che si fà, cosa studiamo lì?? Tante cose sarebbero belle, europa in primis ma ancora siamo giovincelli per lo spazio..

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    1. Non era per polemizzare, mi piacerebbe che questo bellissimo blog s'interessasse un po' più anche degli altri corpi celesti del sistema solare, non solo di Marte. Poi, insomma, la scoperta di un simile bacino fluviale non è roba di tutti giorni, manco per gli standard di Titano, tutto qui. :-) Fermo restando che su Marte quelli che ci sono, sono secchi, mentre su Titano è probabile che ci scorra ancora qualcosa in superficie! Un po’ di sano campanilismo concedetemelo… XD

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    2. Marte é interessante perché la meta é RAGGIUNGIBILE; é notizia fresca dai dati forniti dai sensori del Curiosity che le radiazioni cosmiche e solari presenti sulla superficie di Marte non sono superiori a quelle normalmente presenti sulla ISS, e questo grazie al debole campo magnetico di Marte. La strada é aperta... e dopo che ci sarà un'avamposto su Marte, il resto sarà più raggiungibile.

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  4. Ho analizzato la foto in prospettiva ed e' molto interessante poiche' si vedono strutture
    simili a "colonne" rocciose che proiettano le loro ombre sulla supeficie.
    Tali "strutture" sono presenti solo all'interno del cratere e non vi sono "anomalie" simili riscontrabili all'interno della foto.
    Non so come postarla purtroppo.

    [IMG]http://i45.tinypic.com/fd9ac3.jpg[/IMG]

    Daniele

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  5. Riprovo a postare la foto di queste strutture
    rocciose molto interessanti, sopratutto per come si possano essere formate all'interno di un cratere da impatto

    http://tinypic.com/r/fd9ac3/6

    Scusate le prove "tecniche"
    al massimo date un colpo di spugna

    Daniele

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    1. Nessuno lo sa. Le possibilità geologiche sono tante. Osservando attentamente, le anomalie sono allineate alla superficie corrugata simile a quella che fa la cioccolata fusa quando viene colata in uno stampo; quindi potrebbe trattarsi di creste ricoperte...? Simo, il geologo, che dice? Rapportati alla scala kilometrica, trattasi di strutture di 100/200 mt. Ovviamente adesso sentiremo rinvigorirsi le teorie complottiste internettiane (provo ad indovinare cosa diranno: sono filari di alberi, é una città, é una base marziana nazista! Ooooohhhh!!!

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    2. Sai Livio, è con grande dispiacere che spesso quando vedo Marte e i suoi variegati affioramenti geologici non riesco a formulare ipotesi convincenti...
      Spesso da molto lontano, le strutture geologiche marziane ci sembrano strane e bizzarre...fuori posto come in questo caso!
      Ma poi se ci avvicinassimo, tutto torna ad una scala umana e ciò che prima era alieno e interessante, unico e affascinante, abnorme e misterioso si rivela come una spiegabilissima concrezione di elementi geologici!
      Dare una spiegazione tanto per darne una è uno sforzo inutile e dannoso, dalle immagini non si evince granché, oltre al fatto di aver trovato un ulteriore interessante sito sul quale indagare maggiormente!
      Ovviamente non possiamo affermare che sia o non sia qualunque cosa..lasciando un grosso punto di domanda sulla mappa della regione!
      L'importanza di esserci stabilmente sul pianeta con una stazione di ricerca è palese; per poter indagare facilmente ed in poco tempo qualunque luogo ci sembra di qualche interesse!
      Di foto che richiedono una maggiore e ravvicinata indagine ne abbiamo viste molte, come molte e fantasiose le spiegazioni che sono state date.
      Non cadiamo anche noi nel gioco perverso del dare per forza una spiegazione, quando non abbiamo dati sufficienti per ipotizzare una possibilità piuttosto che un'altra.

      By Simo


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  6. Guardando le foto ingrandite direi che sono semplicemente dune di sabbia più scura formate dal vento, se vi riferite al cratere sulla vista in preospettiva.
    Perchè siano più scure non lo so. Forse l'anidride carbonica è sublimata prima.

    Lucio

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