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sabato 8 novembre 2008

Chandrayaan-1 è arrivata in orbita intorno alla Luna

(immagine, fonte ISRO, Agenzia Spaziale Indiana)

La sonda indiana Chandrayaan-1 è entrata in orbita lunare, dopo un viaggio durato circa due settimane e mezzo (vedi qui). L'avevamo lasciata qualche giorno fa dopo la sua inserzione nella traiettoria di trasferimento lunare. Quest'oggi, alle ore ore 16:51 (ora indiana) il suo motore di bordo a combustibile liquido, il LAM (LAM, Liquid Apogee Motor), è stato acceso per 817 secondi per inserire Chandrayaan-1 in un'orbita ellittica di parcheggio intorno alla Luna, con un apolunio di circa 7500 Km ed un perilunio di circa 500 Km. In seguito l'orbita verrà modificata in orbita circolare con un'altezza di 100 Km dalla superficie lunare. Chandrayaan-1 è costantemente monitorata dal Centro di Controllo dell'Indian Space Research Organization (l'agenzia spaziale Indiana) di Bangalore.

I payload della sonda saranno accesi e controllati alla fine del mese, prima di iniziare la missione vera e propria che durerà almeno due anni. Intorno al 15 novembre Chandrayaan-1 lancerà una piccola sonda che impatterà sulla superficie lunare, e durante i trenta minuti di volo quest'ultima registrerà ed invierà a Terra immagini, informazioni altimetriche e dati spettrali.

La missione Chandrayaan-1, costata 80 milioni di dollari, non è la sola ad orbitare intorno al nostro satellite. Giappone e Cina hanno anche loro veicoli orbitali che stanno collezionando immagini e dati scientifici. Ma a differenza loro, l'India ha offerto "un passaggio" ad altri paesi, invitandone le agenzie spaziali a mettere i loro payload in Chandrayaan-1 (vedi qui). E per quanto riguarda
l'Agenzia Spaziale Europea, essa ha speso otto milioni di dollari per fornire tre payload.

Con la missione Chandrayaan-1 gli scienziati si aspettano di ottenere la più dettagliata mappa chimica dell'intera Luna, comprese le concentrazioni di minerali nella sua superficie. I ricercatori produrranno anche una mappa tridimensionale del terreno lunare basata sui dati che verranno rilevati.

In un prossimo post vedrò di gettare maggiore luce su tutte le strumentazioni di bordo di
Chandrayaan-1.

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